Smartphone sempre connessi, social network, email che arrivano di continuo, accesso illimitato alle informazioni, messaggi infiniti sui gruppi WhatsApp: il digitale e le nuove tecnologie fanno ormai parte della quotidianità di ognuno di noi. Se fino a qualche anno fa la nostra vita “offline” era nettamente separata dalle attività che svolgevamo online, la diffusione degli smartphone ci ha proiettato in un tempo sferico che non ha un inizio né una fine, in cui i confini tra offline e online sono sfumati e continuamente interconnessi.
Senza dubbio la tecnologia ha apportato numerosi miglioramenti alla nostra vita ma ha anche avuto un grandissimo impatto sulla sua qualità. Perché l’utilizzo compulsivo, senza freni di dispositivi digitali può creare una dipendenza non meno impattante di altre come la dipendenza da alcol, fumo o droghe. E può avere implicazioni negative sulla salute mentale. Perdita di controllo, insonnia, alterazione dell’umore, disturbi sociali sono alcune delle conseguenze inevitabili.
Inoltre, questa iperconnessione, che sembrava dovesse renderci più liberi ed efficienti, ha fatto emergere vere e proprie patologie: la FOMO (acronimo inglese di Fear Of Missing Out), la paura di essere esclusi o di perdere qualcosa di importante; e la cosiddetta nomophobia (nomofobia in italiano), neologismo nato dalla crasi di no-mobile-phone phobia, ovvero la paura di non essere raggiungibili e di non poter utilizzare il proprio smartphone. Queste patologie non esistevano vent’anni fa e oggi affliggono milioni di persone in tutto il mondo.
Il digital detox
Certo è difficile immaginare la vita senza la tecnologia. Ma c’è molto da guadagnare accantonando i dispositivi digitali e sintonizzandoci sulla vita fuori dallo schermo. Quando ci allontaniamo dalla tecnologia riscopriamo cose che avevamo quasi dimenticato come il piacere di una conversazione senza distrazioni, l’attenzione completa verso quello che stiamo facendo in quel momento o semplicemente il ritmo più lento che ci permette di notare dettagli che altrimenti ci sfuggirebbero.
Con il termine digital detox si intende proprio la “disintossicazione digitale”: un periodo di tempo durante il quale si decide di staccare la spina dai dispositivi tecnologici, come smartphone, tablet e computer. Il digital detox consente di recuperare un giusto bilanciamento tra la vita digitale e quella offline, permettendo a chi lo pratica di ritrovare un più sano e funzionale benessere mentale.
I benefici del digital detox sono numerosi e scientificamente documentati. I principali sono: riduzione dello stress e dell’ansia, aumento della concentrazione, miglioramento della qualità del sonno, rafforzamento dei legami interpersonali, stimolazione della creatività e miglioramento della qualità dell’attenzione. I benefici del digital detox non si limitano al periodo di disconnessione, ma si estendono nel tempo, creando nuove abitudini più sane e un rapporto più equilibrato con la tecnologia.
Come fare digital detox? Distaccarsi completamente dai dispositivi non è affatto semplice. Ci vuole tempo e una buona dose di pazienza. Una volta analizzate le abitudini digitali e riconosciuto il livello di dipendenza, è necessario definire delle regole di utilizzo dei dispositivi e degli orari ben precisi nei quali staccare tutto e dedicarsi alla vita reale. Siccome si tratta pur sempre di una dipendenza, si può anche iniziare semplicemente stabilendo dei momenti tech-free quotidiani. Poi bisogna sostituire le abitudini digitali con attività più salutari e gratificanti come leggere un libro cartaceo, esplorare la natura o partecipare ad un corso di cucina. Il segreto è tenersi impegnati per superare l’ansia da mancanza di dispositivi digitali.
Borgomaro: dove la disconnessione è naturale
Immerso nel verde e nella tranquillità dell’entroterra ligure occidentale, Borgomaro è il luogo perfetto per una vacanza o una fuga all’insegna del digital detox. Situato nel cuore della Valle del Maro, è più di un borgo, è un rifugio per l’anima moderna, stanca del rumore digitale. Qui la disconnessione non è forzata: è naturale. A Borgomaro il silenzio non è rotto da notifiche ma solo dallo scorrere placido del torrente Maro, dal canto degli uccelli e dalle campane della chiesa, e l’unico aggiornamento di stato che conta è il colore del cielo al tramonto. Ogni pietra racconta di un tempo in cui la vita scorreva al ritmo delle stagioni, quando le conversazioni avevano l’intensità di un abbraccio visivo, non l’indifferenza di una spunta blu. La zona offre inoltre numerose opportunità per attività che non richiedono dispositivi digitali (escursioni, degustazioni, passeggiate tra oliveti secolari, ecc.).
Al Relais del Maro la tecnologia sarà l’ultimo dei vostri pensieri. Le dimore storiche dell’albergo diffuso sembrano creare una barriera protettiva contro l’invasione digitale del mondo moderno. Potete svegliarvi con il canto degli uccelli, fare colazione ammirando il paesaggio ligure, leggere un libro in piscina senza interruzioni, scambiare due chiacchiere con gli abitanti del borgo. È il lusso di vivere il momento presente. Non mancano poi le proposte di esperienze. Dai corsi di cucina alle degustazioni di prodotti locali, dalle passeggiate a cavallo ai tour in bicicletta, dalle visite culturali ai corsi di golf, avrete solo l’imbarazzo della scelta.
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