La sagra della paella e delle cozze alla saracena: due appuntamenti da non perdere a Borgomaro!

La sagra della paella e delle cozze alla saracena: due appuntamenti da non perdere a Borgomaro!

“No! A saperlo, saremmo rimasti un weekend in più!” e “Uff! Saremmo arrivati un giorno prima se lo avessimo saputo!” sono esattamente le due frasi più ripetute dai nostri clienti quando scoprono di essersi appena persi la sagra dei muscoli di Borgomaro, il tradizionale ed immortale rito che anima le sere d’estate della nostra Valle Impero e non solo.

La sagra una volta

Dovete infatti sapere che la sagra nasce come una tipica festa per il santo patrono di un paese, durante la quale si possono svolgere anche altre attività come fiere, balli e divertimenti vari. Questa è una tipologia di festeggiamenti che qui in Liguria, soprattutto nell’entroterra, è ancora sinonimo di divertimento, baldoria e goliardie anche tra i più giovani.

La sagra oggi

In realtà non si utilizza più il termine sagra solo per definire la celebrazione del santo patrono, ma l’estensione del termine raggruppa, in generale, una grande festa in paese accompagnata da buon cibo, vino e tanta musica. Normalmente, tutto ciò viene reso possibile dalla collaborazione dell’amministrazione comunale e della Pro Loco del luogo, in questo caso l’associazione U Castello che ormai da decenni riesce nella magica impresa di riunirci tutti per regalarci queste magiche serate. Vi basti pensare che i miei genitori hanno scambiato i primi passi, le prime parole e i primi balli insieme proprio sulle lisce piazze di ardesia ornate a festa dove i giovani della loro età si davano appuntamento la sera per le danze e le chiacchiere.. altro che movida e discoteche!

In linea di massima, ogni paese propone un appuntamento annuale in estate (generalmente il sabato, ma possibilmente anche un intero weekend) dove durante la cena viene servito, tra le tante proposte culinarie, un piatto tipico che andrà poi a dare il nome alla serata (es.: la sagra del pan fritto, la sagra dei muscoli..). Noi, a Borgomaro, proponiamo ben due date.. perchè sappiamo cucinare così bene che non volevamo farvi mancare proprio niente! Volete sapere quali sono le specialità?

Vi vedo mentre vi grattate il pancino con l’acquolina alla bocca!

Innanzitutto, si tratta di cene en plein air: lunghe panche di legno, grandi tavolate, vino del contadino (come a Ele piace chiamarlo) e via ad affollare i carruggi. Molto alla buona, molto spartano, ma è così che ci piace!

Acquistare i biglietti

La biglietteria apre alle 19:00/19:30 e il piano si basa su un’unica regola, la seguente: accaparrarsi i primi posti! Non indugiate, sgomitate tra la folla come se quel piatto di spiedini fosse l’ultimo rimasto sulla faccia della terra. Una volta presi i biglietti alla cassa, se avete la fortuna di avere un partner al vostro fianco, speditelo subito a fare la coda al piatto forte della serata oppure quella fumante succosa porzione di pasta fresca rimarrà ahimè solamente un ricordo.

Nel frattempo è ora di occuparsi dei liquidi: cercate la cassa BAR e rifornitevi di quanto necessitate, dopodiché sarà il momento di scovare un posticino libero dove installarsi per aspettare il ritorno glorioso del vostro compagno con in mano il vassoio delle prelibatezze.

Va bene, va bene, voi volete sapere cosa se magna e soprattutto quando se magna. Ecco gli appuntamenti, ci vediamo là e chi non viene è un belinone!

Quando

ultimo weekend di Maggio: sua maestà la reina paella (ricordate cosa vi ho detto sullo sgomitare come fosse l’ultimo piatto al mondo? Ecco, tenetelo a mente)

weekend di inizio o metà Luglio: prendete nota, avrete l’opportunità di gustare le inimitabili muscoli alla saracena del presidente Mino, che da anni ormai fanno accalcare sulla nostra piazza gente da ogni dove. Un consiglio? Raccattate del pane e non dimenticatevi di fare l’italianissima scarpetta nel sugo di cottura!

E per chi non amasse nessuno di questi tre piatti? Non temete: coniglio alla ligure, il famoso minestrone, la ratatuia, il condiglione, il gorgonzola e quintali di carne alla brace vi attendono!

Natale al paesello: le tradizioni natalizie in Liguria

Natale al paesello: le tradizioni natalizie in Liguria

L’arrivo del Natale, qui a Borgomaro, lo annuncia il profumo di buono che aleggia tra i caruggi del paesello. La zia Bruna è ormai da settimane intenta a sfornare il famosissimo “Panettun du Burgu”, ovvero il tradizionale Pandolce che da decenni viene confezionato dalla sua panetteria, “Il forno di Nonna Pierina” di Via Merano, 36.
Ed era proprio della nonna Pierina, mamma di Bruna, l’unica ricetta segreta del Pandolce di Borgomaro…che non è un panettone, né un classico pandolce alla genovese, bensì una ricetta tutta a sé!

Proprio il pandolce con i suoi semplici ingredienti: farina, uova, zucchero, pinoli, uvetta e arancio, veniva preparato un tempo in ogni famiglia la sera della Vigilia e non vi era cosa più bella che condividerlo per farsi gli auguri. Tradizionalmente, nella città di Genova il pandolce si serviva decorato con un rametto d’alloro che il più giovane della famiglia toglieva, prima che il più anziano tagliasse in fette e distribuisse a tutti i commensali, mettendone una da parte per i poveri. Il rituale che accompagnava il taglio del pandolce sottolinea l’importanza di continuare le tradizioni all’interno della famiglia.

Durante il Natale la famiglia torna protagonista anche su un altro palcoscenico della tradizione, tipicamente tinto di bianco e di muschio: il Presepe. Chiunque si aggiri per le valli e per la costa potrà fermarsi ad ammirare delle vere opere d’arte, rappresentazioni della Nascita di Gesù (clicca QUI per vedere i presepi più belli in Liguria) per non parlare del Presepe sul fiume di Borgomaro che da qualche anno rende il nostro torrente ancora più romantico!

Ma c’è una tradizione che più delle altre ci scalda il cuore al ricordo, ed è la raccolta delle “strenne” nel paese di Conio, nella Alta Valle Impero (il paese dei nonni di Martina).
Un’usanza che si rifà all’Antica Roma e che in questo paese era stata reinterpretata: perché non avveniva un vero e proprio scambio…e questo era il bello!
Eh già, perchè le strenne, semplicemente, erano sacchetti pieni zeppi di dolciumi che le nonne preparavano per ogni bambino del paese. L’usanza prevedeva proprio che i più piccoli, durante i primi giorni del nuovo anno, si aggirassero per i paesi e bussando alle porte delle dolci nonnine si vedessero riempire le braccia di una miriade di regali e caramelle come buon augurio. In cambio? La pura gioia negli occhi di tutti noi bimbi, che per un giorno ci sentivamo veri re e regine.

È proprio vero: il paese, a Natale, è come una grande famiglia!

E dal nostro paesello, tutti noi vi auguriamo un Natale meraviglioso insieme ai vostri cari.